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Zaccagnini

Il Bianco di Ciccio

 

Da una selezione di trebbiano e di chardonnay nasce un vino di immediata piacevolezza, fresco e fragrante, nella migliore tradizione abruzzese. Un bianco rigorosamente vinificato e lasciato maturare in sole vasche d’acciaio che nel bicchiere si svela con continui richiami floreali e fruttati. Ottimo come aperitivo, il Colline Pescaresi Bianco IGT “Il Bianco di Ciccio” di Zaccagnini accompagna perfettamente la ricca cucina di mare della costiera adriatica.

Tipologia

Trebbiano

Vitigno

Trebbiano 80%, Chardonnay 20%

Regione / Nazione

Italia

Zona di provenienza

Abruzzo

Grado alcolico

12,0° C

Temp. di servizio

8-10° C

Scheda sensoriale

Vista

Giallo paglierino tenue con riflessi verdognoli

Olfatto

Bouquet delicatissimo, dal profumo fragrante, aromatico, molto piacevole

Gusto

Tracce di frutta a polpa bianca e di fiori gialli aprono ad un assaggio fine ed elegante, particolarmente fresco e complessivamente armonico
Il Bianco di Ciccio
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Scheda del produttore

Zaccagnini

Da un’attività a conduzione familiare nata sul finire degli anni ’70 - nel 1978 per l’esattezza - la cantina di Marcello Zaccagnini è cresciuta rapidamente e costantemente, con l’obiettivo della“qualità totale, dal grappolo al vetro”, arrivando a rappresentare oggi una realtà dal respiro internazionale, che può contare su una superficie di oltre trecento ettari di splendidi vigneti, curati e controllati in ogni fase della produzione. Siamo nel territorio del comune di Bolognano, in provincia di Pescara, nell’entroterra di quel bellissimo Abruzzo che guarda alla Majella. È qui che nascono alcuni dei più interessanti Montepulciano di tutta la denominazione: tutti vini di altissimo livello qualitativo, capaci di essere contemporanei nello stile senza però mai perdere di vista la grande tradizione di questi luoghi. Ad affiancarli Zaccagnini propone una linea che spazia con grande continuità dallo Chardonnay alla Passerina, passando per quelle bottiglie caratterizzate dal “tralcetto”, simbolo di continuità tra il vino nel bicchiere e la pianta da cui deriva. In vigna, con un’estensione di filari così importante, le caratteristiche e le connotazioni dei suoli e del microclima sono plurali e varie, in grado di proporre all’azienda la possibilità di scegliere accuratamente i migliori grappoli da destinare a ciascuna specifica tipologia di vino. Ovviamente, a dominare su tutte è la varietà del montepulciano, ma vengono coltivate comunque anche tutte le altre varietà autoctone abruzzesi, nonché le principali varietà vitate internazionali e, cosa più importante, nel rispetto dell’ambiente e dell’ecosistema, sono sempre massime le attenzioni e le cure dedicate a ogni singola pianta. In cantina, altrettanta attenzione è dedicata a ogni passaggio produttivo, e nonostante la produzione media annua raggiunga l’importante cifra di tre milioni di bottiglie, è sempre massimo il livello qualitativo espresso da ogni etichetta targata Zaccagnini. Dalla linea “Tralcetto” alla linea “San Clemente”, dalla linea “Kasaura” alla linea “Cuvée dell’Abate”, passando per il Pecorino “Yamada” e per la Passerina “Ispiria”, e poi ricordando il Cerasuolo d’Abruzzo “Myosotis” e il Passito “Clematis”, senza ovviamente tralasciare tutti gli altri, i vini Zaccagnini parlano all’unanimità la lingua della massima eccellenza enologica dell’Abruzzo. Vini da amare dal primo sorso sino all’ultima goccia.
 

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